recensione

Norwegian Wood // Murakami Haruki

“Proprio come ognuno di noi ha una particolare maniera di camminare, ha anche una sua particolare maniera di sentire, di pensare e di vedere le cose. Anche se uno vuole correggerla, non ci può riuscire facilmente, e se riesce a farlo forzando se stesso, qualche altra parte di lui comincia a non funzionare più bene.”

Ho concluso da poco la lettura di Norwegian Wood, di Murakami Haruki. Si tratta di un libro di cui è difficile parlare, e che per capirlo a pieno bisogna leggerlo.

“All’improvviso mi assale il dubbio di stare perdendo la memoria delle cose più essenziali. Il dubbio che tutti i miei ricordi più preziosi, accumulati in qualche zona buia del mio corpo, in una specie di limbo della memoria, si stiano trasformando in una massa fangosa.
Però, comunque siano ridotti, sono l’unica cosa che possiedo. Così continuo a scrivere tenendoli stretti, questi ricordi imperfetti che si fanno sempre più sbiaditi ogni istante che passa, con l’impressione di succhiare un osso spolpato.”

Murakami racconta la storia di Toru, un giovane di vent’anni che cerca di trovare la sua strada nel mondo. Si tratta di un romanzo molto introspettivo, ambientato nel Giappone degli anni 70, ma che si sofferma sulla storia e le emozioni di Toru, lasciando da parte tutto il resto.
Tutto il libro è un grande flashback, che ci racconta un Toru ormai quarantenne, in volo per Amburgo. In quel momento vediamo come la sua mente cerchi di aggrapparsi a vecchi ricordi, a cercare di ricordarli disperatamente, ma che sembrano inevitabilmente sparire. In questi frammenti di ricordi Toru ci racconta i suoi vent’anni, le sue paure, il suo passaggio dalla giovinezza ad un’età adulta.
Penso sia molto adatto da leggere quando hai vent’anni, perchè è più facile immedesimarsi nel protagonista, che si sente perso e deve decidere cosa fare della sua vita.

“La morte non è l’opposto della vita,
ma una sua parte integrante.”

Racconta del filo sottile tra la morte della vita, come una faccia parte dell’altra. Come la morte possa arrivare in un momento senza neanche rendersene conto, e come Toru e Naoko siano in un certo senso legati da essa.

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Titolo: Norwegian Wood
Autore: Murakami Haruki
Editore: Einaudi
Trama: Uno dei più clamorosi successi letterari giapponesi di tutti i tempi è anche il libro più intimo, introspettivo di Murakami, che qui si stacca dalle atmosfere oniriche e surreali che lo hanno reso famoso, per esplorare il mondo in ombra dei sentimenti e della solitudine. Norwegian Wood è anche un grande romanzo sull’adolescenza, sul conflitto tra il desiderio di essere integrati nel mondo degli “altri” per entrare vittoriosi nella vita adulta e il bisogno irrinunciabile di essere se stessi, costi quel costi. Come il giovane Holden, Toru è continuamente assalito dal dubbio di aver sbagliato o poter sbagliare nelle sue scelte di vita e di amore, ma è anche guidato da un ostinato e personale senso della morale e da un’istintiva avversione per tutto ciò che sa di finto e costruito. Diviso tra due ragazze, Naoko e Midori, che lo attirano entrambe con forza irresistibile, Toru non può fare altro che decidere. O aspettare che la vita (e la morte) decidano per lui.

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Murakami Haruki è nato a Kyoto nel 1949 ed è cresciuto a Kobe. È autore di molti romanzi, racconti e saggi e ha tradotto in giapponese autori americani come Fitzgerald, Carver, Capote e Salinger. E’ stato insignito di molti premi, tra cui Franz Kafka Prize e il Jerusalem Prize. Con La fine del mondo e Il paese delle meraviglieMurakami ha vinto in Giappone il Premio Tanizaki.

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