recensione

L’amica geniale // Elena Ferrante

“C’era qualcosa di insostenibile nelle cose, nelle persone, nelle palazzine, nelle strade, che solo reinventandotuto come in un gioco diventava accettabile. L’essenziale, però, era saper giocare e io e lei, io e lei soltanto, sapevamo farlo.”

La storia dell’amicizia tra Lila e Elena, dall’infanzia all’adolescenza, infatti il libro è incentrato sulla loro amicizia. Lila ed Elena sono due protagoniste uniche, così curate nei dettagli che a fine libro non riesci a credere che non esistano. Il libro è raccontato dal punto di vista di Elena, che si vede sempre all’ombra di Lila. Quest’ultima è di una bellezza particolare, intelligente ma anche cattiva a tratti, infatti sarà sempre il carattere predominante. Un’amicizia molto particolare, a tratti anche insana per Elena, che non si sente mai all’altezza dell’altra. Vediamo durante il romanzo che quasi tutto quello che fa ha come obbiettivo emulare o superare Lila. Per questo è anche molto influenzabile dal suo temperamento, in alcuni momenti della sua vita riuscirà a discostarsene, ma mai completamente.

E’ una lettura dalla quale non riesci a staccarti, e vorresti non finisse mai. La Ferrante riesce a catturarti nella storia, a farti affezionare alle protagoniste. Non è un libro d’azione la trama infatti è tutta qui, ma è la scrittura che ti cattura, è realistica, non c’è niente di artificiale. Penso che ognuno possa immedesimarsi con almeno un personaggio, una situazione, o un pensiero.

La Ferrante attraverso la loro amicizia fa passare temi molto importanti. Possiamo vedere per tutto il libro il pensiero maschilista, che è molto presente nel Rione, e viene vista come una cosa normale. Sentiamo l’importanza che ha imparare per le protagoniste, come sia difficile riuscire a permettersi un’istruzione, e come questa sia l’unica cosa che ti può alzare rispetto agli altri.

“Volevo che se ne incuriosisse, che desiderasse almeno un poco partecipare a quella mia avventura dall’esterno, che sentisse di perdere qualcosa di me come io temevo sempre di perdere molto di lei.”

– ♡ – ♡ – ♡ – ♡ –

Autore: Elena Ferrante
Titolo: L’amica geniale
Editore: E/O
Collana: Dal mondo
Anno edizione: 2011
Pagine: 400 p.

Trama: Il romanzo comincia seguendo le due protagoniste bambine, e poi adolescenti, tra le quinte di un rione miserabile della periferia napoletana, tra una folla di personaggi minori accompagnati lungo il loro percorso con attenta assiduità. L’autrice scava nella natura complessa dell’amicizia tra due bambine, tra due ragazzine, tra due donne, seguendo la loro crescita individuale, il modo di influenzarsi reciprocamente, i buoni e i cattivi sentimenti che nutrono nei decenni un rapporto vero, robusto. Narra poi gli effetti dei cambiamenti che investono il rione, Napoli, l’Italia, in più di un cinquantennio, trasformando le amiche e il loro legame. E tutto ciò precipita nella pagina con l’andamento delle grandi narrazioni popolari, dense e insieme veloci, profonde e lievi, rovesciando di continuo situazioni, svelando fondi segreti dei personaggi, sommando evento a evento senza tregua, ma con la profondità e la potenza di voce a cui l’autrice ci ha abituati. Si tratta di quel genere di libro che non finisce. O, per dire meglio, l’autrice porta compiutamente a termine in questo primo romanzo la narrazione dell’infanzia e dell’adolescenza di Lila e di Elena, ma ci lascia sulla soglia di nuovi grandi mutamenti che stanno per sconvolgere le loro vite e il loro intensissimo rapporto.

– ♡ – ♡ – ♡ – ♡ –

L’autrice:
Elena Ferrante è nata a Napoli, città che ha abbandonato presto per vivere a lungo all’estero. I suoi primi rimanzi sono stati L’amore molesto, e I giorni dell’abbandono.
Ferrante si produce poi in un’operazione ambiziosa, che riscuoterà molto successo: L’amica geniale è il titolo di un ciclo romanzesco dedicato all’amicizia fra due donne, composto di quattro libri usciti fra il 2011 e il 2014 (L’amica genialeStoria del nuovo cognomeStoria di chi fugge e di chi restaStoria della bambina perduta).

Rispondi