“Gli umani sono soli… Hanno avuto il dono della verticalità, e tuttavia conducono la loro esistenza curvi sotto un peso invisibile. C’è qualcosa che li schiaccia… Non vedono gli occhi degli animali che li guardano. Non sentono il nostro silenzio che li ascolta.”
Anima è un libro che ti colpisce e ti lascia senza fiato, l’ho trovato molto crudo, con delle immagini difficili da digerire. Mouawad ti racconta i fatti così come sono, senza censurare niente. La violenza è uno degli elementi che più caratterizza il libro, noi infatti ci ritroviamo immersi nell’oscurità insieme al protagonista, e vediamo le parti più oscure dell’essere umano, quelle che di solito si cerca sempre di nascondere.
Non è un libro adatto a tutti, lo sconsiglio infatti se siete molto sensibili e vi impressionate facilmente.
La trama è piuttosto semplice, un uomo entra in casa e trova la moglie assassinata. Inizia quindi un viaggio per trovare l’assassino, ma non con uno scopo di vendetta, lui vuole solo vederlo, vedere la sua faccia, vuole capire. Ma questo viaggio non lo porterà solo all’assassino, ma si trasformerà soprattutto in una ricerca del suo passato, e di se stesso.
«Chi può raccontarci la parte oscura di un’essere umano, meglio di chi umano non è?»
– Julie Demar.
Il punto di forza di questo libro è il fatto che sia raccontato dal punto di vista degli animali che incontrano il nostro protagonista, ed è anche il motivo che mi ha spinta a leggerlo. Ogni capitolo è raccontato dal punto di vista di un animale diverso, e attraverso di essi noi vediamo le emozioni dei protagonisti. L’autore riesce a caratterizzare e rendere realistico ogni animale, basta infatti leggere alcune righe per capire quale animale ci stia raccontando le vicende. Gli animali ti raccontano i fatti come nessun essere umano potrebbe fare.
«Una bomba a orologeria pronta a esplodere in mezzo alle vostre librerie.
Anima è un trionfo».
– L’express.
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Titolo: Anima
Autore: Wajdi Mouawad
Edizione: Fazi
Collana: La strada
Anno edizione: 2015
Pagine: 505 pag.
Trama: Una donna assassinata in una casa vuota, distesa in una pozza di sangue nel buio del salotto. Unico testimone, il gatto. È questa la scena agghiacciante che Wahhch Debch si trova davanti una sera, tornando dal lavoro. Quella casa è la sua, quella donna è sua moglie. Accecato dal dolore, assetato di vendetta ma soprattutto in cerca di risposte, l’uomo parte alla caccia del killer. Nel disperato tentativo di trovare una spiegazione al male, sprofonda nelle viscere di un mondo a sé stante, che vive appena sotto la pelle del mondo civile, abbandonato a mafie e traffici di ogni sorta, governato da leggi proprie. È un’esplorazione della natura umana nei suoi lati più oscuri, quella compiuta da Wahhch, un viaggio che lo porterà dalle gelide riserve indigene del Quebec, dove le più orribili bassezze si mescolano alla bellezza della cosmologia indiana, fino al Libano, dov’è sepolto il suo tragico segreto, un episodio brutale dell’infanzia che gli ha cambiato per sempre la vita. Sconvolgente odissea contemporanea, “Anima” è al tempo stesso un’ardita provocazione letteraria: capitolo dopo capitolo, il filo della narrazione è ripreso da una successione di mali, a partire dal gatto che racconta la scena iniziale. In un atipico bestiario, cani, gatti, topi, serpenti e insetti d’ogni genere si fanno testimoni dell’intera vicenda, immergendo il lettore nella loro percezione della realtà. La desolante verità che si delinea è una sola: “il cielo non ha visto niente di più bestiale dell’uomo”.
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Autore: Nato in Libano nel 1968, si è trasferito prima a Parigi e poi a Montréal a causa della guerra scoppiata nel paese natio. Artista poliedrico, Mouawad è al contempo scrittore, drammaturgo, regista e attore. In Francia e nel Québec è considerato uno degli autori di teatro contemporanei più importanti degli ultimi anni. Lo spettacolo Incendies è stato riadattato a film, ottenendo la candidatura all’Oscar come miglior film straniero nel 2010. Il volto ritrovato è il suo esordio letterario. Nel 2015 Fazi Editore ha pubblicato il romanzo Anima.
