recensione

Follia // Patrick McGrath

“Già, l’amore” dissi. “Parliamo di questo sentimento che non riuscivi a dominare. Come lo descriveresti?”. Qui Stella fece un’altra pausa. Poi, con voce stanca, riprese: “Se non lo sai non posso spiegartelo”.
“Allora non si può definire? Non se ne può parlare? E’ una cosa che nasce, che non si può ignorare, che distrugge la vita delle persone. Ma non possiamo dire nient’altro. Esiste, e basta”

Follia è stato il primo libro che ho letto di quest’autore, che tratta di un amore cupo, tormentoso, folle, passionale, e violento. Ambientato in un manicomio criminale vittoriano nell’ Inghilterra del 1959, dove Stella Raphael, una donna splendida, ammirata per spirito, e sensazionale bellezza, si innamora di Edgar Stark, paziente del manicomio, e un’artista dalla personalità forte.
L’autore ti vuole mostrare come a volte la follia e l’amore possano insinuarsi nell’animo umano, senza che neanche la persona stessa se ne renda conto. Stella è una donna con una vita normale, senza problemi, ma Edgar le farà perdere tutto il suo buonsenso, e la porterà a distruggersi.
Da qui nasce quindi una domanda, la follia è la grande protagonista, ma chi è più folle? E’ Edgar, lo scultore uxoricida, violento, e turbato? O Stella, bella e triste, che chiede solo di sentirsi viva? Possiamo trovare della follia in ognuno dei protagonisti. Ma cos’è infondo la follia? L’introspezione dei personaggi aiuta a comprendere i loro comportamenti, anche se a tratti incomprensibili, possiamo vedere le numerose ragioni che si nascondono dietro.

L’ho trovato molto coinvolgente e avvincente. La trama di per sé non ha nulla di originale, ma nonostante questo il vero punto di forza è la narrazione, l’autore è stato in grado infatti di saper trascinare il lettore nel libro, senza più riuscire a staccarsi, ogni parola è una calamita che ti risucchia nella narrazione.
Lo consiglio sopratutto a chi cerca un libro psicologico, senza però essere pesante, e a chi ha bisogno di immergersi completamente in una storia senza riuscire ad uscirne.

“Ma scusa, provai a dirle, in cosa credi consista il tradimento? Nell’andare a letto con qualcuno, o nella possibilità di distruggere, andandoci, la felicità di qualcun altro?”

«Emersi da una lettura che probabilmente avrà avuto poche interruzioni – senza ricorrere a sensazionalismi plateali, McGrath è un maestro nell’arte di non mollare la presa – ci si potrà domandare semmai in che categoria collocare questo libro avvincente… Libro in ogni caso di atmosfere e di inquietudini sotterranee, tali da creare un disagio che a molti non dispiacerà. Ricordate la Gwendolin di Oscar Wilde? “Che tensione intollerabile” osservava quella saggia giovinetta. E continuava: “Speriamo che duri”».
– Masolino D’Amico.

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Titolo: Follia
Autore: Patrick McGrath
Prezzo di copertina: 12,00 euro
Numero di pagine: 296 p.
Anno edizione: 2012
Editore: Adelphi
Collana: Gli Adelphi

Trama:
Inghilterra, 1959. Dall’interno di un tetro manicomio criminale vittoriano uno psichiatra comincia a esporre, con apparente distacco, il caso clinico più perturbante che abbia incontrato nella sua carriera – la passione letale fra Stella Raphael, moglie di un’altro psichiatra dell’ospedale, e Edgar Stark, un artista detenuto per un uxoricidio particolarmente efferato. E’ una vicenda cupa e tormentosa, che fin dalle prime righe esercita su di noi una malìa talmente forte da risultare quasi incomprensibile – finché lentamente non ne affiorano le ragioni nascoste.

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Autore:
Patrick McGrath è cresciuto in Inghilterra e vive tra Londra e New York. Il padre lavorava come psichiatra nel manicomio criminale di Broadmoor, dove il giovane Patrick passa gran parte della propria infanzia Di lui sono apparsi presso Adelphi Il morbo di Haggard (1999) e Grottesco (2000). Follia è stato pubblicato per la prima volta nel 1996.

2 pensieri su “Follia // Patrick McGrath”

  1. (Sembra la storia di Joker e Harley Quinn in Suicide Squad ahah)
    Scemenze a parte, l’ho visto ieri in libreria a sconto e stavo per prenderlo, alla fine ho rinunciato solo per paura che possa essere un po’ pesante, poca azione e solo pensieri, ma da come lo descrivi sembra scorrevole.. In ogni caso lo leggerò 😉

    1. Sono felice che la recensione ti sia stata d’aiuto, comunque io non l’ho trovato pesante, ci ho trovato anche alcuni momenti di tensione. Spero ti piaccia:)

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